lunedì 11 settembre 2017

BUONDI': E ADESSO TUTTI A CHIEDERSI: COSA ACCADRA' A NATALE?

La pubblicità del Buondì Motta ha sicuramente segnato un punto importante nella comunicazione pubblicitaria, uno spartiacque fra gli spot buonisti e "politicamente corretti" mandati in onda fino ad oggi, tutti uguali, tutti con lo stesso messaggio, con i pubblicitari a scervellarsi (mica tanto) su come fare apparire appetibile, buono e comprabile il loro prodotto in quindici o trenta secondi. E siccome, per chi fa pubblicità la merce che pubblicizza è la migliore, lo spot deve essere accattivante, socialmente accettabile, non osceno (nel senso di "fuori dalla scena") e che ispiri sentimenti. 
Poi arriva la Motta che decide di rompere con le brave mammine che uccidono i batteri di casa travestite da supergirl, con i cani che hanno problemi di gengive, con Banderas che dialoga con le galline dentro un mulino, con le mamme che mangiano tonno in scatola perché piace a Kevin Costner, e la situazione cambia radicalmente. La mammina in questione o ha poca conoscenza delle delizie che si possono trovare al supermercato, oppure, per non essere distratta dal suo lavoro (mettere i fiori nel vaso) da una figlia che sembra uscita da un vecchio spot, dice una bugia.
A voler fare un paragone linguistico/teatrale, la pubblicità del Buondì ricorda una performance di Lenny Bruce quando arrivava sul palco e diceva:
"Buonasera, state tutti bene? Andata bene la giornata?"
poi faceva una pausa e continuava
"Avete scopato ieri sera?"
Da un punto di vista di "tempi" e di "messaggio" il risultato è uguale: il cambio improvviso della comunicazione. Una variazione che trova impreparato chi ascolta e quindi con un effetto sorpresa incredibile: "questa non me l'aspettavo!"
Tanto per iniziare, mai spot pubblicitario ha avuto così tanta pubblicità da parte degli utenti, mai tanti articoli giornalistici, commenti e parodie. Lo spot della Motta è più conosciuto del recente vincitore del Leone D'oro a Venezia (di cui già non parla più nessuno) e del nuovo libro di Camilleri (di cui non ricordo il titolo), ma è politicamente scorretto. Se invece del Buondì Motta, al povero postino fosse piombato in testa il libro di Matteo Renzi, il PD vincerebbe le prossime elezioni regionali in Sicilia senza bisogno di fare campagna elettorale, semplicemente distribuendo merendine ai comizi.
Ora, abbiamo madre, padre e postino sepolti, chi da meteoriti chi da merendine, ma questo apre un paio di problemi.
1) I pubblicitari continueranno a farci vedere le solite famigliole felici oppure qualche battero costringerà la super mamma a prendere un antibiotico? I cani risolveranno il problema delle gengive con una visita da un veterinario, il tonno in scatola sarà venduto indipendentemente da Kevin? Vedremo!

2) A Natale, una colomba Motta farà la cacca in testa alla ragazzina? Babbo Natale ruberà il panettone? le renne si rifiuteranno di partire senza prima avere assaggiato una fetta di Pandoro?
Aspetteremo ansimanti e intanto faremo colazione dentro casa. Meglio evitare i giardini e i luoghi all'aperto.