giovedì 26 novembre 2015

PREMIATA DITTA "SEPULVEDA ANIMALI & Co"

Luis Sepulveda ha riscosso un grande successo editoriale con il suo romanzo "Storia di una gabbianella e del gatto che gli insegnò a volare" e considerato che, squadra che vince non si tocca ha continuato con la "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico", poi è arrivata la "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" e adesso arriva la "Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà". 
Ora dico io, capisco che bisogna cavalcare l'onda e scrivere romanzi come se fosse una soap opera, ma a quale altro animale Sepulveda dovrà rompere i cabbasisi nel prossimo romanzo?

sabato 21 novembre 2015

A PROPOSITO DI FRANCO IACCH

Una intervista al quotidiano indipendente “L'indro” è stata rilasciata ieri dal nostro collega giornalista Franco Iacch a Denise Serangelo, analista politico-militare che collabora con il quotidiano. L'intervista rilasciata da Franco Iacch riguardava i famosi F35.
L'articolo della giornalista (e non è la prima volta che intervista Iacch) inizia così: Considerati i recenti fatti di Parigi e l’allarme stagnante del prossimo attacco in Europa, parlare di armamenti e militare sembra scontato. I bombardieri francesi, russi, e americani sorvolano la Siria con lucida spietatezza; e l’Italia? L’Italia vive ancora nell’ambigua disquisizione sul progetto F-35”.
Per capire meglio la situazione, la giornalista si è quindi affidata a Franco Iacch. “Cerchiamo di comprendere come stanno davvero le cose con Franco Iacch, il primo italiano ad aver testato il software dell’F-35 nello scorso maggio in Turchia nel simulatore Lockheed per 25 minuti”.
A parte il fatto che non può che essere motivo di orgoglio (per tutti!) che un giornalista saccense venga additato come esperto in un settore difficile e complicato come l'aeronautica, da segnalare che Iacch scrive anche per “Difesaonline.it” e molti suoi articoli e riflessioni sono ripresi in toto da quotidiani italiani non certo accreditati per analisi militari. Ma se vogliono capirci qualcosa copiano i suoi articoli.
Senza contare che Il sito specializzato russo Gunportal.com.ua, ha tradotto e titolato in prima pagina la sua analisi sulla nave più potente mai realizzata dall'uomo, la Zumwalt, che Radio Iran ha ripreso il suo articolo sui missili Iskander e che suoi articoli sono stati tradotti in diverse lingue per altri importanti siti web e quotidiani.
E siamo qui!
Non voglio fare commenti e chiedermi perché Franco Iacch non ha, a Sciacca e dintorni (visto che nel mondo lo conoscono) quel ruolo che gli compete in campo giornalistico. 
Forse perché non scrive poesie in dialetto? Non scrive canzoni per il carnevale? Non ha vinto nessun premio organizzato da saccensi? Ha una pagina facebook in cui coglioneggia e accanto al nome non ha scritto nessun titolo tipo: "esperto", "critico", "studioso". O semplicemente perché chi emerge dalla mediocrità viene isolato?

Boh?

sabato 14 novembre 2015

ATTACCO ALLA FRANCIA. MI CHIEDO...

Ma veramente potenze militari ed economiche mondiali come la Francia, l'America, la Russia, la Gran Bretagna e l'Italia non riescono a spazzare via dalla faccia della terra questi esaltati dell'Isis? 
Ma per curiosità, a questi, chi gli vende le armi che mettono in bella mostra durante le loro sfilate? e chi gli vende tutte quelle belle automobili tutte colorate uguali che sembrano appena uscite da un concessionario che per fare un favore al cliente ha incaricato una nota agenzia di stampa per mettergli gli adesivi sugli sportelli?
Ma non basta. A poche ore dall'assedio di Parigi, l'ISIS non solo rivendica la strage (chissà che godimento c'è a svelare di avere ammazzato centinaia di persone innocenti), ma su Twitter scrivono "Ora tocca a Roma, Londra e Washington".
Su Twitter. Ovvero su un social network, uno di quegli strumenti moderni che dovrebbero avvicinare le persone, farli dialogare a distanza e invece serve come scatola di pubblicità per proclami.
Beh, continuiamo ad indignarci mentre ci fanno saltare in aria, continuiamo a incazzarci mentre ci ridono alle spalle, ma qualcuno gli spieghi a questi coglioni che Hallah in paradiso accoglie i martiri, chi muore per la propria fede, e manda all'inferno gli assassini che ammazzano per la brama di potere di qualche vecchio califfo. 
E spiegategli anche che non ci sono vergini in Paradiso. Si scopa in terra!