lunedì 26 ottobre 2015

FEMMINICIDIO: SE NE PARLA A BURGIO


Passando ad esaminare le caratteristiche e le dimensioni del femminicidio in Italia nel 2013, anche attraverso il confronto con l’anno precedente, una prima indicazione riguarda il significativo aumento dei casi nell’ultimo anno (+14%, passando le vittime da 157 a 179). Per quanto riguarda l’ambito omicidiario in cui maturano i femminicidi, si conferma anche nel 2013 come oltre il 70% delle vittime (122, pari al 70,5%) sia stata
uccisa dal proprio compagno, ex compagno o da un familiare (padre, madre, figlio, ecc.), registrando peraltro il numero delle vittime in famiglia una significativa crescita (pari al 16,2%) rispetto alle 105 vittime del 2012.
Circa una donna su 5 è stata inoltre uccisa nell’ambito della criminalità (comune in primo luogo), che registra un numero di vittime crescente nel 2013 (29, a fronte delle 27 vittime nel 2012). Si tratta nella prevalenza dei casi di omicidi a seguito di rapina, nei quali le donne (soprattutto anziane) rappresentano una quota significativa del totale.

sabato 24 ottobre 2015

TROVO STRANO CHE...

Leggo su facebook di un centinaio che ammazzerebbero senza pietà una ragazza che butta i cani nel fiume e i dentisti che ammazzano un leone (senza contare le maledizioni che inviano). E conosco migliaia di persone che sparerebbero a vista al primo intruso o ammazzerebbero l'ubriaco che investe una persona. Tutti questi, di sicuro, firmerebbero la petizione contro la pena di morte!
Accursio Soldano

giovedì 22 ottobre 2015

ASPETTANDO MR. WOLF SU: ITALIA NOTIZIE

Mi è stato fatto dono di questo libro che ho letto con estremo piacere e grande interesse senza voler sapere prima, come mia abitudine, niente né dell’autore né delle recensioni precedenti.
Mi ha attratto subito “a pelle” per due elementi che mi “riguardano”: la sicilianità mia e dell’autore e l’essere stata per due anni volontaria in un carcere siciliano (esperienza su cui ho scritto e pubblicato il mio secondo libro).
Questa è la sinossi in breve (ma che non rende l’idea della bellezza del testo): un giornalista siciliano di provincia, Aristotele Giordano (credo che anche la scelta di nome e cognome non siano casuali da parte dell’autore) decide di dare una svolta alla sua carriera e riesce, grazie a una caparbietà non comune, a ottenere di intervistare un boss mafioso, don Fofò Catanzaro, in un carcere di Palermo per poi trarne, questo è il suo sogno, un libro che gli darà finalmente quella fama che sente di meritare.
L’intervista prenderà una piega diversa da quella immaginata da Aristotele e quando lui deciderà di andarsene ponendo fine a quella sorta di confessione-delirio del boss arriva un finale a sorpresa degno del miglio thriller nelle ultime 8 righe che, naturalmente, non vi svelerò.
Vorrei estrapolare un paragrafo dalle ultime pagine del libro che mi è particolarmente piaciuto, è una riflessione di Aristotele appena salutato il boss alla fine dell’intervista: “…è tutto falso, pensò, credi di essere solo e hai tanti occhi che ti spiano, pensi di stare bene e il male ti cova dentro, pensi di aver vissuto la tua vita e invece hai solo rimpianti e occasioni perse. La verità è che siamo tutti alla ricerca dell’applauso, ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo, abbiamo, almeno una volta in tutta la nostra vita, bisogno del consenso, tanto per non guardarci alo specchio e dirci che abbiamo sbagliato tutto. Il fatto è che siamo solo spettacolo, puro e semplice spettacolo per il pubblico che ci circonda”.
Formidabile la preparazione da cinefilo doc dell’autore con continue citazioni disseminate nel corso della storia compreso il titolo che ha dato a questa sua opera che rimanda (e, lo confesso, mi sono dovuta documentare per saperlo) al film “Pulp Fiction”.
di Daniela Dominici
http://www.italianotizie.it/?p=33895 

A BURGIO SI PARLA DI FEMMINICIDIO

Si svolgerà a Burgio domenica prossima nell’ambito delle manifestazioni “L’arte è donna”, nella sede del Circolo Pd “Nilde Iotti”, la presentazione del libro di Donatella Falco “Prigioniera del passato”. Alla manifestazione parlerò del femminicidio in Italia
Un romanzo che tratta un argomento impegnativo ed attuale come lo stalking e la violenza sulle donne, in una maniera semplice e accessibile a tutti. Un tema da trattare con delicatezza ma allo stesso tempo affrontarlo con aspra rigorosità per dare alla nuove generazioni un nuovo modo di concepire la “Donna”, sia essa madre, sorella, amica o compagna.
Innescare una cultura del rispetto, della persona, delle idee e della libertà personali, senza prevaricarle perché la violenza su una donna non avviene solo in maniera fisica, ma forse più di tutto avviene quella sottomissione ai voleri di un uomo che ne plagia la personalità tanto da far credere che anche ciò è una forma d’amore.
Un amore malato, contorto, subdolo; un uomo malato che non conosce il vero senso dell’amore e del rispetto.
Al dibattito, dopo i saluti del sindaco Vito Ferrandelli prenderanno parte oltre all’autrice, Giuseppe Zambito, segretario provinciale Pd, la psicologa Mirella Cudia  e l’ex assessore regionale Nelli Scilabra. Modera la giornalista Letizia Bilella.

lunedì 19 ottobre 2015

QUELLO CHE TROVO STRANO

Io non ci trovo niente di strano in un gay. 
Penso che sia un uomo che ha dei gusti sessuali diversi dai miei.
Quello che trovo strano è che un Paese possa pensare di cambiare usi, costumi e Leggi in base alle inclinazioni sessuali di una parte dei suoi abitanti.
Accursio Soldano

sabato 17 ottobre 2015

IL VENDITORE DI ATTIMI: RECENSIONE DI CRISTINA BIOLCATI

“Il venditore di attimi” (Graphofeel Edizioni, 2014) è il romanzo d’esordio dello scrittore e giornalista siciliano Accursio Soldano. Lo potremmo definire come un incentivo alla lettura e al ricordo dei romanzi che più abbiamo amato, e che ora fanno bella mostra di sé nelle nostre librerie. Se la società odierna potesse contare su perfetti sconosciuti che sapessero metterci sulla retta via, sostenendoci moralmente e facendoci comprendere la differenza fra il baratro e il valore del dono della vita, l’uomo sarebbe al sicuro. Ma purtroppo, questi “buoni samaritani” che sempre cerchiamo, sembrano non esistere.
Come si evince dalle pagine di questo breve romanzo, “il venditore di attimi” altri non è che un’idea, ovvero il tempo che intercorre fra il dire e il fare. L’istante esatto in cui ciò che è pensiero diventa azione. L’attimo in cui prendiamo una decisione è fondamentale per la nostra esistenza, perché da lì non si torna più indietro. Eppure, nessuno sembra dare importanza a questo momento preciso, allorquando un pensiero si realizza. Poi, possiamo soltanto essere colti da rimorso, cercare di modificare la nostra decisione, ma mai più riviverla. Ecco perché il personaggio chiave di questa storia, ovvero colui che “vende attimi” e che ci insegna a rivalutare quel momento d’indecisione, non ha nome. Egli rimane per noi uno sconosciuto.
La storia è ambientata in Inghilterra – precisamente a Brighton – e parla di Alfred, uno chef in difficoltà economiche, sposato con Greta e padre di Teresa. Quando l’autore inizia a raccontare, Alfred è sulla spiaggia, dove sta tentando il suicidio. Siamo a marzo, fa ancora freddo e la zona è deserta, eccetto che per un uomo, vestito di nero, che gli si avvicina ed inizia a fargli strani discorsi.
“Quell’uomo era comparso dal nulla, si era seduto accanto a lui e aveva cominciato a parlare. Osservandolo non poté fare a meno di notare l’insolita eleganza. Avrà avuto cinquant’anni, forse qualcuno in meno, magari qualcuno in più. Lo guardava e non riusciva a immaginarlo in nessuna situazione familiare e, malgrado si sforzasse, non riusciva neppure a ricordare se l’avesse mai incontrato”.
L’uomo gli racconta storie che sortiscono un effetto benefico su Alfred, tanto che quest’ultimo desiste dal suo triste proposito e, addirittura, lo invita a cena a casa sua. Qui lo sconosciuto, presentato come un vecchio compagno di scuola, fa la conoscenza di Greta, tutta preoccupata di fargli una buona impressione, e della piccola Teresa alle prese con un problema di matematica che non riesce a risolvere. La bambina apprezza il suo aiuto e gli aneddoti che racconta. Teresa, molto arguta per la sua età, gli chiede quale sia il suo mestiere, ed egli sente di non poterle negare la verità.
“Te lo dico in un orecchio, ma tu non dirlo a nessuno, facciamo che rimanga un segreto fra noi, va bene? Faccio un lavoro strano, il venditore di attimi! Difficile da spiegare ma, se vuoi ti faccio un esempio. Ti è mai capitato di dover prendere una decisione importante e di dover restare lì, un attimo, senza sapere cosa fare?. Ecco, io prendo quell’attimo di indecisione. Quell’attimo fra il prima e il dopo che la gente non considera e butta via”.
Le storie del venditore di attimi evocano molti personaggi, ciascuno uscito da un romanzo famoso. Egli ne parla come fossero suoi amici, mentre in realtà sono protagonisti di libri che prendono vita e interagiscono coi loro autori. Le storie, seppur distanti fra loro, in realtà hanno qualcosa che le accomuna. La meta finale è la scoperta del piacere della lettura. E infatti, come regalo dopo la sua partenza, lo sconosciuto farà recapitare ad Alfred e alla sua famiglia un pacco contenente i romanzi di cui aveva parlato loro.
È vero, la maggior parte delle storie narrate non ha un lieto fine, ma importante è il piacere di ricordarle. Per questo si può affermare che “Il venditore di attimi” contenga un messaggio positivo da consegnare ai posteri. Non solo l’importanza della lettura, quale attività che permette di viaggiare con la fantasia in mille mondi diversi, ma anche il privilegio di “esserci”, sempre e comunque.
https://librodelmartedi.wordpress.com/2015/09/01/il-venditore-di-attimi-di-accursio-soldano/

QUESTA E' UNA BELLA RECENSIONE

Il Venditore di Attimi, il nuovo libro di Accursio Soldano, nato a Sciacca nel 1957 giornalista che collabora con diversi quotidiani tra i quali “La Repubblica” di Palermo, edito da Graphofeel e recensito da Mariano Deidda.
Di quanti venditori di attimi avrebbe bisogno la società attuale? Credo tanti, infinitamente tanti! Capita raramente soprattutto oggi, di imbatterci in un libro che riesca a sostenerci dal punto di vista morale.
Pochi, sempre troppo pochi! “Il Venditore di Attimi “ di Accursio Soldano è uno dei pochi, una piccola ma intensissima luce che lascia intravedere quale sarà il nostro bisogno prossimo. Uno sconosciuto, un qualcuno che saprà farci capire la differenza tra il precipizio e il valore autentico del dono della vita, quel qualcuno che abbiamo sempre cercato e mai trovato.
Oggi, in una società dove tutto si manifesta attraverso potere spreco e arroganza, Il Venditore Di Attimi arriva come un fulmine a ciel sereno, come quando si cerca aria pulita, linfa nuova, liberandoci da inutili e catastrofici ideali che non sono mai riusciti a farci vivere davvero. Un libro nuovo, intelligente, colto e ottimista. Un autore da scoprire, difendere e diffondere.
http://www.recensionilibri.info/recensioni/romanzi/il-venditore-di-attimi-di-accursio-soldano.html#sthash.9MMM3abz.TmBeSQ3C.dpuf

venerdì 16 ottobre 2015

CONVEGNO CON AMNESTY INTERNATION

Si svolgerà sabato 17 ottobre con inizio alle ore 18.00 presso la sede dell'associazione culturale Posiviri, un incontro con un gruppo di volontari di Amensty International guidati da Sabina Castiglione. 
Tema dell'incontro sarà la campagna contro la pena di morte e le varie iniziative messe in campo dall'associazione che ha ramificazioni in tutto il mondo.
Sarò moderatore dell'incontro.