lunedì 29 giugno 2015

PRESENTAZIONE DI LENNY BRUCE AL LETTERANDO IN FEST

Il suo corpo fu trovato dentro il bagno della sua casa, completamente nudo. Il vero nome era Leonard Alfred Schneider ed era nato il 13 ottobre 1925. Il padre Michael Schneider era nato in Inghilterra nel Kent, e nel 1905 si trasferì negli Stati Uniti dove nel 1921 conobbe Sally Kitchenburg. I suoi genitori si sposarono quattro anni dopo e nello stesso anno nacque Leonard Alfred.
Nel 1933, Michael e Sally divorziarono.
Lenny Bruce venne arrestato per la prima volta il 4 ottobre 1961 al Jazz Workshop di San Francisco con l’accusa di oscenità in pubblico; con la stessa accusa verrà arrestato il 24 ottobre 1962 al Troubadour Theatre; nel dicembre del 1962 al Gate of Horn di Chicago, nel febbraio del 1963 all’Unicorn di Hollywood, nel marzo del 1964 al Trolley-Ho di Los Angeles e nell’aprile del 1964 al Cafe au Gogò di New York.
In quegli anni verrà arrestato per possesso di narcotici il 29 settembre 1961 a Philadelphia, il 6 ottobre 1962 a Los Angeles, e ancora a Los Angeles nel gennaio del 1963. Nell’aprile del 1963 un suo intervento alla BBC di Londra sarà interrotto bruscamente e Bruce verrà bandito dall’Inghilterra, così come nel settembre dell’anno prima lo era stato dall’Australia.
Lenny Bruce ha lottato, strenuamente, per far valere il diritto alla libertà di parola, diritto che gli è stato negato fino alla fine.
Sia che venga considerato come un comico astuto o solo un canzonettista affamato di pubblicità, la sua influenza nel sociale e nel campo della commedia non può essere negata. Lui era il confronto diretto con la coscienza del suo tempo. Comico, chiaro, franco ed offensivo. Lenny Bruce portò le persone, provocandole direttamente con l’uso del linguaggio, a pensare seriamente su temi come la Religione e la politica, sfidò le convenzioni e gli atteggiamenti a quel tempo prevalenti riguardo il sesso, la droga e l’uso di alcune parole considerate oscene. Lacerò le convenzioni sociali prendendosi beffa dell’ipocrisia del Potere. Bruce osò dire l’indicibile, proferire parole “non stampabili”, stuzzicò il suo pubblico invitandolo a riflettere sui limiti a cui si è sottoposti da leggi scritte e dalle convenzioni sociali.
Una delle sue caratteristiche era quella di rivolgersi al pubblico con parole che il comune senso del pudore considera “oscene” perché era convinto che se una parola viene ripetuta continuamente, perde il suo potere di scioccare o ferire.
Ma quelli che violano tabù sociali, vanno inevitabilmente incontro a problemi e ad uno scontro con il Potere. Lenny Bruce fu un destabilizzatore, venne considerato un “comico malato” venne odiato ed amato. Alcuni anni dopo la sua morte, cinema, teatro e letteratura, cominciarono ad interessarsi del personaggio, a prendere coscienza della sua forza, e negli ultimi anni è iniziata una campagna di rivalutazione nei suoi confronti, conclusasi nel 2003 con il perdono postumo accordatogli dal Governatore dello stato di New York, George Pataki.
“Il perdono postumo di Lenny Bruce è una dichiarazione dell’impegno di New York a far valere il primo Emendamento. La libertà di parola è una delle più grandi libertà americane ed io spero che questo possa servire come un promemoria per tutte le libertà”.