martedì 26 giugno 2012

LA DISCUSSIONE 26 giugno 2012


Il viaggio del venditore di attimi

In libreria il primo coinvolgente romanzo del giornalista Accursio Soldano pubblicato dalla Graphofeel edizioni
di Chiara Catone
«Gli stava solo facendo perdere tempo. Ma sapeva che fino a quando quell’uomo non si fosse alzato e non fosse andato via, lui non poteva attuare il suo piano. È incredibile, pensò, come un uomo, che fino a pochi giorni addietro passava le giornate a scervellarsi su come arrivare a fine mese, cominci ad apprezzare il tempo. Proprio quando decide che il suo tempo è finito. Oggi è una bella giornata per stare al mare. Beh, è anche una bella giornata per morire».
Così rimugina Alfred, un padre di famiglia, un uomo comune con vita normalissima, oppresso dai soliti fastidi economici e con una semplice famigliola, che gli accolla i banali assilli di qualsivoglia persona. Eppure, egli decide di farla finita, all’improvviso, adagiandosi sulla spiaggia, aspettando l’onda propizia. Tutto ad un tratto, un perfetto sconosciuto, silentemente sedutosi accanto a lui, inizia a parlargli, interrompendo il suo proposito, apparentemente di argomenti insignificanti, ma che poco a poco lo conducono alla riscoperta del quotidiano, il regalo di compleanno della figlia, la cena approntata alla svelta dalla moglie ma con tenera premura, la bellezza della lettura e dei voli di fantasia. Il signore, raffinato ed elegante, che non rivela il suo nome, da una valigetta, spuntata dal nulla, estrapola, simile ad un prestigiatore dal cilindro, fogli e pagine come strappate da libri, spunti di conversazione, storie di “amici”, così li definisce, tutte un po’ dal sapore amaro, una per tutte Werther e Charlotte, che però, per uno strano rovescio di medaglia, fanno apprezzare il presente.
Ma chi è questo curioso individuo, che Alfred, piacevolmente rilassato dai racconti, finisce per invitare in casa e presentare alla famiglia? «Ti è mai capitato di dover prendere una decisione importante e restare lì, un attimo, senza sapere cosa fare? Ecco io prendo quell’attimo di indecisione. Quell’attimo fra il prima e il dopo che la gente non considera e butta via. Lo riempio di significati e lo rivendo». Un grillo parlante o più banalmente un istinto di sopravvivenza, comunque la seconda occasione che la vita concede sotto le spoglie di un per così dire “cesellatore della memoria” attraverso la cultura. « Quelli dentro i libri sono personaggi. Io parlo di persone»- cerca di ribattere Alfred, ma l’invenzione è più efficace della realtà e a volte può spingere a recuperare il tempo vuoto, lasciato scivolare addosso per disattenzione o sufficienza.
“Il venditore di attimi” di Accursio Soldano è un romanzo breve ed intenso, dal risvolto ottimista nonostante l’inizio drammatico e le peripezie degli “amici” del distinto signore. Sembra di intravedere Seneca nella filigrana della trama: «non riceviamo una vita breve ma tale l'abbiamo resa, non ne siamo sprovvisti, eppure la sprechiamo». Siamo grandi scialacquatori di attimi, svenduti per inezie, snobbati per scontento, quando la felicità si rifugia proprio dietro quei futili lassi di tempo, ben impiegati, che bisognerebbe rispolverare dallo scaffale della mente ogni volta che stiamo per commettere un gesto imprudente. Il venditore di pillole letterarie può ricordarcelo.
Accursio Soldano è un giornalista, collaboratore de “La Repubblica” di Palermo e di altri quotidiani. Nel 2008 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale “Navarro” e nel 2009 si è aggiudicato il “Premio della giuria” al Primo concorso Internazionale Giornalisti del Mediterraneo con la trasmissione “15 minuti” di Tele Radio Sciacca. “Il venditore di attimi” è il suo esordio.

sabato 26 maggio 2012


Torna per la terza volta a Palermo “Una Marina di Libri”, il festival del libro in programma a Palazzo Steri dall'1 al 3 giugno. Tra gli ospiti: Marta sui Tubi, Marcello Fois, Goffredo Fofi, Andrea Bajani, Giorgio Vasta, Roberto Alajmo, Enrico Deaglio, Beatrice Monroy, Giacomo Cacciatore, Antonio Ingroia, Gianni Allegra, Marcello Benfante, Accursio Soldano, Rita Borsellino, Gianfranco Marrone. In programma presentazioni, reading, performance, concerti, laboratori, letture animate, dibattiti, workshop, tutti a ingresso gratuito.

EDITORI - Dai 40 editori presenti nel 2011 si arriva ai 50 del 2012. Cinquanta piccole e medie case editrici provenienti da tutta Italia che quest'anno animeranno il chiostro e il loggiato superiore dello Steri con una originale fiera dell'editoria indipendente per tutta la durata del festival e che porteranno i propri autori a incontrare, spesso in anteprima nazionale, il pubblico palermitano: dalle storiche case editrici siciliane come Sellerio, Flaccovio, Kalos, :duepunti, Mesogea, Drago e Navarra a tantissime realtà indipendenti affermate di caratura nazionale come Minimum Fax, Marcos y Marcos, Nutrimenti, La Meridiana; alle più piccole e più giovani che si contraddistinguono per originalità del catalogo e varietà dell'offerta culturale come La Lepre, Hacca, Round Robin, Laurana, Caracò, CaratteriMobili, Aìsara, 66thand2nd, Transeuropa, Verbavolant e tante altre.

IL FESTIVAL - Massimo comune denominatore di tutte le case editrici presenti in fiera: l'essere indipendenti (non legate a grandi gruppi editoriali), il non pubblicare a pagamento (NOEAP) e la ricchezza del catalogo. “Una Marina di Libri” è un festival promosso dal Centro Commerciale Naturale Piazza marina&dintorni in collaborazione con Navarra Editore, e realizzato con Most, Mdu e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo.

mercoledì 2 maggio 2012

ATTIMI DI ... RECENSIONI... VIA FACEBOOK...


Gentile e mai invadente.. misurato e mai eccessivo né nell'ironia né nel dramma, fresco e gradevole.. alcune frasi accomunano il vissuto di molti e lasciano amaro misto a miele. Complimenti prof ho appena terminato la lettura. un solo rimprovero.. l'impaginazione pecca a volte ed è un vero vero peccato xché il romanzo non può subire la sosta di uno o più "a capo" sbagliati! tolto questo ti abbraccio con grande affetto orgogliosa da morire x averti conosciuto! a Ragusa puoi star certo che una copia è stata acquistata!!! :)) la passo a mio padre nel pomeriggio. baci
Olga Occhipinti 8 giugno 2012


Ho terminato di leggere il tuo romanzo.
Sei stato bravo.
Hai scritto un racconto originale che propone, senza forzare, occasioni di riflessione … un libro che emana positività.
In alcune storie mi sembrava di ” esserci già stata”.
Un bel libro …
Non è da poco incontrare un venditore di attimi!
Buona giornata.

Agnese Burato 29 maggio 2012 

Che meraviglia! 
Un libro che evoca situazioni vissute, storie immaginate, coincidenze straordinarie. Il romanzo giusto nel momento giusto.
Questo libro mi ricorda diversi autori sia della letteratura che del teatro. Storie di uomini, che sono un pò la storia di ognuno di noi.
Sai, anch'io sono andata via alla ricerca di quell'attimo, e sono ritornata più ricca di prima. Grazie anche al tuo romanzo.
Sarebbe bellissimo portarlo a teatro, sul palcoscenico.
Domani incontrerò Bianca Mannino e mi porterà il libro.
Grazie e spero di avere al più presto il piacere di conoscerti.
Mariella Gravinese 28 maggio 2012


Di quanti venditori di attimi avrebbe bisogno la società attuale? Credo tanti, infinitamente tanti! Capita raramente soprattutto oggi, di imbatterci in un libro che riesca a sostenerci dal punto di vista morale. Pochi, sempre troppo pochi! “ Il Venditore di Attimi “ di Accursio Soldano è uno dei pochi, una piccola ma intensissima luce che lascia intravedere quale sarà il nostro bisogno prossimo. Uno sconosciuto, un qualcuno che saprà farci capire la differenza tra il precipizio e il valore autentico del dono della vita, quel qualcuno che abbiamo sempre cercato e mai trovato. Oggi, in una società dove tutto si manifesta attraverso potere spreco e arroganza,” Il Venditore Di Attimi “ arriva come un fulmine a ciel sereno, come quando si cerca aria pulita, linfa nuova, liberandoci da inutili e catastrofici ideali che non sono mai riusciti a farci vivere davvero. Un libro nuovo, intelligente, colto e ottimista. Un autore da scoprire, difendere e diffondere. 
Mariano Deidda 6 maggio 2012




Terminato di leggere "Il venditore di attimi" un'ora fa... All'interno di questo piacevole e "stuzzicante" racconto-lungo, ci sono frasi che hanno reso chiari in me certi pensieri appena abbozzati. Un esempio, tra i tanti, pag. 30 "Sa qual è il vero problema? Non riusciamo ad accettare il fatto che non possiamo controllare le vite delle persone che abbiamo conosciuto." ... Ma ce ne sono molte altre ("la curiosità aiuta a crescere o a diventare giornalisti" )... Avrai capito che mi è piaciuto molto, e che lo rileggerò per meglio fermare le sfumature.
Bruna Rossi 1maggio 2012

Avevo letto in anteprima "Il venditore di attimi": è un'opera letteraria molto bella, è un viaggio nell'analisi critica dell'animo umano. Opera con un linguaggio rigoroso che non si concede, per nulla, al barocchismo smodato di certa letteratura contemporanea. Un'opera letteraria che è strutturata su fondamenti culturali di tipo psicologico-analitico, tanto da ricordare i meccanismi psicologici indagatori di un certo Italo Svevo. Un'opera da leggere....!!!! 
Tanino Bonifacio 2 maggio 2012

IL GIORNALE DI SICILIA 1 MAGGIO 2012


lunedì 2 aprile 2012

IL VENDITORE DI ATTIMI

Accursio, chi è Il venditore di attimi?
Il venditore di attimi è un'idea. E’ il tempo che intercorre fra il dire e il fare, quell'istante nella vita di ognuno di noi in cui, per dirla con Aristotele, quello che era solo un pensiero diventa un atto compiuto. Siamo ormai abituati a considerare solo il “prima” e il “dopo” e difficilmente ci soffermiamo sull'importanza dell'attimo in cui abbiamo preso una decisione. Solitamente passa inosservato, eppure, in molti casi, sono i momenti più importanti nella vita di una persona, perché ci portano verso una direzione ben precisa, e ci fanno fare una scelta dalla quale non possiamo più tornare indietro. Perché quell'attimo è passato. Al limite, dopo, possiamo modificare la scelta, ma non rivivere il momento in cui l'abbiamo compiuta. Quanti di noi si sono chiesti “se avessi agito in questo modo, bastava un attimo e...”. Il venditore di attimi è l'idea stessa di rivivere quel momento e capirne l'importanza. Per questo non ho voluto dare un nome al personaggio, e anche alla fine, malgrado scriva il suo nome, l’attento lettore capirà che il venditore di attimi rimane sempre uno sconosciuto.

Ne Il venditore di attimi lei evoca una gran quantità di personaggi e di storie molto differenti, ciascuna delle quali potrebbe costituire un romanzo. A cosa si e’ ispirato?
All’idea del romanzo stesso. Ai suoi personaggi che, come in “La rosa purpurea del Cairo” di Woody Allen prendono vita e interagiscono con i loro autori. Non più relegati a personaggi di un romanzo. Da giovane conducevo un programma radiofonico e all’inizio dicevo sempre “Accursio Soldano, oggi in compagnia del mio amico Behemoth che sceglie i dischi” Alla fine tutti facevano i complimenti a Behemoth per la scelta della scaletta musicale, non sapendo che quel mio amico non esisteva, era il personaggio de “Il maestro e Margherita” di Bulgakov. Ecco, mi sono chiesto: cosa succederebbe se Behemoth, o Giannozzo uscissero dalle pagine del libro e si mettessero a conversare con i loro autori? Se vuoi, possiamo definirlo una sorta di giallo letterario dove le storie, seppur all’apparenza distanti fra di loro, in realtà hanno tutti qualcosa in comune e sono come indizi verso una soluzione finale. Dove non c’è nessun colpevole da scoprire, ma solo riscoprire il piacere della lettura.

E’ d’accordo sull’affermazione che il suo, nel complesso, è un libro ottimista?
Si, decisamente. Sebbene la maggior parte delle storie raccontate non abbiano un lieto fine c'è sempre, in chi li racconta, nel personaggio dello sconosciuto, il piacere di ricordarle. Perché in fondo, la vita è fatta di tentativi, qualcuno va bene, qualche altro va male, ma alla fine, tutti i passaggi li chiamiamo con un solo nome: Essere. E poi io sono un ottimista per natura, convinto che non è mai tardi per cambiare la propria vita e che nei momenti di gioia come in quelli tristi, l'importante è Esserci.

Questo romanzo, costituisce il suo esordio letterario nella narrativa . Ha altri romanzi in preparazione o nel cassetto?
Un altro ci sarebbe, d'altronde chi non ha un libro, una commedia, una raccolta di poesie dentro il cassetto? La storia stavolta è completamente diversa, con molti meno personaggi e con un taglio più teatrale. Io faccio il giornalista da trenta anni e mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se nel corso di una intervista, tutte le risposte ricevute non fossero quelle che ci si aspettava. Insomma, cosa succederebbe se l'interlocutore non seguisse le regole che ci creiamo a priori e ci accorgessimo, durante la conversazione che sono solo una limitazione della propria libertà o peggio ancora sono inventate? Un po' quello che asseriva Lenny Bruce cinquant'anni fa quando parlava di “libertà di linguaggio e di informazione”. Mi sono immaginato cosa sarebbe successo se un giornalista arrivasse a considerare la sua “zona di competenza” alla stregua di un “mandamento” mafioso.

http://www.graphofeel.com/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=161:accursio-soldano&catid=8:autori&Itemid=10

lunedì 5 marzo 2012

LISTE CIVICHE? MEGLIO ELIMINARLE!

Se ci si recasse oggi alle urne, più di un italiano su 4 resterebbe a casa e il 23% non saprebbe per chi votare. La fotografia rispecchia l'umore dei saccensi, molti dei quali hanno dichiarato nei giorni scorsi che resteranno a casa perché non si fidano.
A risultare maggiormente penalizzati, secondo la fotografia fatta da Demopolis, sono le due forze principali. Il Partito Democratico, pur restando primo partito del Paese con il 27%, perderebbe circa 2 punti in cento giorni, mentre il Popolo della Libertà passerebbe dal 24% al 21%, il valore più basso della sua storia.
Pesano in modo consistente gli indecisi, i delusi, i potenziali astensionisti che decideranno in base alla alleanze che vedranno sulla carta.
Ma quanto vale un partito politico oggi? Secondo l’indagine dell’istituto Demopolis , restano stabili l’Udc (8%) e l’area di centro con Fli al 3.9%, l'Api all’1% ed Mpa all’1.1%, mentre si rafforzano nel complesso i partiti a sinistra contrari all'ex giunta Bono. l’IdV di Messina otterrebbe il 9%, Sel il 7.8%.
Non se la passa granchè bene nemmeno Grande Sud di Gianfranco Micciché che a Sciacca può contare su un solo consigliere comunale e un potenziale mai candidato a sindaco. Il partito sarebbe stabile all’1.4%.
Dati alla mano, appare evidente come la frammentazione in partiti e partitini mette tutti, escluso PD e Pdl nelle condizioni forzate di fare alleanze o di starsene a casa.
E allora che fare? Qualcuno avanza ancora l'ipotesi della lista civica, quella espressione della società civile ed è pronto a scendere in campo millantando grande sostegno da parte dei cittadini. Ma come si sa, le liste civiche sono solo specchietti per le allodole, e la giunta Bono ne è la conferma. Infatti l'ex sindaco vinse le elezioni grazie alle liste civiche, solo che poi, quelli che dovevano essere i rappresentanti dei cittadini, si accasarono con quasi tutti i partiti dell'arco costituzionale. Ognuno alla ricerca di un posto al sole. Presentarsi con l'aureola del “siamo liberi” oggi serve solo a dialogare con tutti i partiti solo alla ricerca di un assessorato. E comunque, se ci dovesse essere una lista civica veramente libera dai partiti, al suo interno non dovrebbe avere gente che con i partiti ha ricevuto incarichi o posti. Prenderci in giro va bene, ma perseverare con la storiella della libertà politica diventa veramente diabolico.


lunedì 27 febbraio 2012

CARNEVALE: C'E' CHI CHIUDE E CHI NON APRE

Mentre a Sciacca si celebrava il funerale del carnevale, con tanto di corteo funebre condito da inno e processione, agli afflitti saccensi, che per la prima volta si ritrovavano senza la festa carnascialesca non rimaneva che tapparsi in casa a vedere qualche sceneggiato televisivo, oppure andare in trasferta alla ricerca di un carnevale da vivere.
A beneficiare della mancanza del carnevale, e pure del fatto che Ficarra e Picone avevano il telefono staccato, Ligabue stava ancora litigando con Vasco Rossi su facebook, e l'assessore Michele Ferrara era impegnato a montare il palco per il festival dei bambini che il vice sindaco Brunetto, con il disappunto dei direttori Monte e Di Marca, gli ha smontato con una delibera (anche un palchetto può essere buono per un incarico), sono stati il carnevale di Montevago, definito il più bello del belice e quello di Acireale, definito il più bello di Sicilia. Forse il più bello no, ma sicuramente il più famoso, visto che anche quest'anno ha potuto contare sull'emissione di un francobollo.
Il Carnevale di Acireale ha regalato alle migliaia di visitatori accorsi da diverse regioni italiane, ed anche dall’estero, momenti di spensierata allegria. Dieci i soggetti allegorici in concorso, che hanno scatenato l'applauso del pubblico. Mille e più le maschere che i bambini hanno indossato, partecipando alla sfilata dei giganti in cartapesta. Un Carnevale nel segno della tradizione ma che, anno dopo anno, continua a stupire il pubblico soprattutto con i carri infiorati che sono la vera curiosità del carnevale acese. Che, lo ricordiamo può contare anche su una Fondazione carnevale che organizza la festa.
La manifestazione, si è chiuda domenica 26.
 A Sciacca si è chiusa prima ancora di cominciare.