sabato 2 luglio 2011

UNA LETTERA DA AGRIGENTO SUL CASO EMANUELA ORLANDI

“In data odierna presso i nostri uffici di Villorba, in provincia di Treviso – dichiara Mario Tricarico, direttore editoriale di Edizioni Anordest - abbiamo ricevuta una busta timbrata dalla Sicilia (Palermo) contenente una lettera firmata da tal 'Kate S. Boards', espressamente indicato come “nome fittizio”, del quale si riporta anche un indirizzo di Agrigento. Il testo fa riferimento al gruppo Phoenix, che nei mesi successivi alla scomparsa di Emanuela Orlandi lasciò cinque messaggi ad alto contenuto intimidatorio in alcune chiese romane”.
Il direttore editoriale A nord est ha recentemente pubblicato il libro 'Mia sorella Emanuela' scritto dal giornalista Fabrizio Peronaci e da Pietro Orlandi, e per la prima volta dopo 28 anni il famoso gruppo Phoenix è stato identificato in ambienti del Sisde, come da rivelazioni del fratello di Emanuela contenute nel volume. Fu un agente segreto che era in costante contatto con la famiglia a confessare la reale identità del gruppo”.
La casa editrice Edizioni Anordest mette fin da subito a disposizione degli organi inquirenti la lettera ricevuta. Quanto al contenuto del testo, il sedicente Kate S. Boards, dall’analisi di alcune espressioni dei comunicati di Phoenix (“irregolare obbedienza”), avvalora la pista “massonica- esoterica” sia per il caso Orlandi sia per la scomparsa di Mirella Gregori (un’altra ragazzina quindicenne scomparsa a Roma, sempre nel 1983). 
 In un altro passaggio fa riferimento a una rivendicazione del rapimento firmata “Dragan”, con uno scritto trovato assieme a 4 sassolini in una busta gialla a Roma. Infine, un secco invito: “Fatelo sapere a chi di dovere”.