sabato 30 aprile 2011

TRE INCARICHI ESTERNI: IL COMUNE SBORSERA' PIU' DI 100.000 EURO

Centoquattromila euro, escluse Iva al 20%, escluso il 4% alla cassa nazionale di previdenza ed eventualmente a spese di vidimazione delle parcelle. A tanto ammonta il costo che il comune di Sciacca dovrà far fronte per tre incarichi esterni affidati ad altrettanti professionisti perché, nei tre casi in oggetto, l'ufficio tecnico comunale ha dichiarato, causa troppo lavoro, di non essere in condizione di farli.
Ma andiamo per ordine. E guardiamo le determinazioni del sindaco Vito Bono.
Il 23 marzo l'amministrazione comunale ha affidato all'ingegnere Salvatore Contrino di Agrigento l'incarico di direzione lavori e assistenza al collaudo per le opere di urbanizzazione primaria all'interno del piano ASI di contrada Santa Maria. L'incarico del progetto, già approvato in via definitiva era stato affidato in un primo tempo all'architetto Gulotta e successivamente all'ingegnere Liotta. Ma siccome i dirigenti dell'Ufficio tecnico comunale hanno dichiarato che, per il troppo lavoro, nessuno degli architetti o ingegneri poteva assumere l'incarico di direttore dei lavori, ecco che con determina del sindaco, detto incarico viene affidato all'agrigentino Salvatore Contrino. L'importo per dirigere i lavori? 59.000 euro.
Ma siccome l'ufficio tecnico comunale è oberato di lavoro, ad aprile arrivano altri due incarichi esterni.
Il 7 aprile si mette mano a quel famoso percorso che possa collegare la via stazione con la piazza Angelo Scandaliato, progetto lanciato in campagna elettorale. L'incarico viene affidato all'architetto Accursia Ciaccio, ma siccome, si legge nella determinazione, il personale tecnico si trova nell'impossibilità di provvedere alla progettazione esecutiva, viene affidato tale incarico all'architetto Francesco Russo da Sciacca. Il costo dell'incarico per il progetto esecutivo? 24.742 euro, esclusa Iva, cassa nazionale di previdenza (altro 4%) e eventuali diritti di vidimazione.
L'indomani, l'8 aprile, sempre su determinazione del sindaco viene affidato un altro incarico esterno. Stavolta si parla dei lavori di completamento della casa albergo per anziani. Ma non di progettazione, semplicemente di supporto e consulenza tecnica per la fase di predisposizione del bando di gara e in seguito, di valutazione delle offerte per il completamento dei lavori. Per fare da supporto, viene affidato l'incarico all'ingegnere Pippo Oliveri. Il costo? 19.515 euro oltre iva al 20%, oltre 4% di cassa nazionale di previdenza e assistenza ed eventuale tassa di vidimazione della parcella.
Insomma, ai centoquattromila euro bisogna sommare tutte le altre voci per un comune che va avanti in dodicesimi e senza Bilancio approvato.
Complimenti!!!!


giovedì 28 aprile 2011

MICHELE ORDINA, EUGENIO ESEGUE!

Nuovi assestamenti all'interno dell'Amministrazione Provinciale di Agrigento. Si è dimesso infatti, l'assessore alla Cultura Katea Ferrara, al suo posto, il Presidente D'Orsi,  ha nominato l'attuale coordinatore cittadino di FDS di Porto Empedocle Paolo Ferrara, non per meriti politici, come si può immaginare da una giunta chiamata a governare una provincia disastrata come quella di Agrigento, dove i palazzi crollano, le strade sono disastrate, la gente cade dai viadotti con gardrail vecchi e la disoccupazione dilaga, ma, come lo stesso D'Orsi ha dichiarato, su indicazione dell' On. Michele Cimino.  Ovvero: Cimino ordina, D'Orsi esegue!
Il neo assessore Ferrara, dirigente di banca già consigliere Provincialeed assessore provinciale al Turismo, Legalità e Trasporti ha giurato davanti al Presidente Eugenio D'Orsi ed al Segretario Generale Giuseppe Vella. E il presidente D'Orsi, che avrebbe fatto bene a dimettersi molto tempo addietro, prima di cominciare il valzer delle poltrone assessoriali ha dichiarato "Esprimo compiacimento per la coerente azione dell' Onorevole Cimino che, zittendo le  “cassandre” di turno, ha condiviso il percorso politico di questa nuova maggioranza”.  E, aggiungo io, mi ha indicato un suo amico da nominare ad assessore (anche se dalla faccia del presidente provinciale, non sembra molto contento della scelta). In ogni caso: una vergogna politica!

CI VUOLE UN CROLLO PER SVEGLIARE QUALCHE DEPUTATO?

Crollato l'edificio storico ad Agrigento, sembra che ci sia un risveglio di deputati, sindaci e presidenti provinciali che hanno allertato i loro uffici stampa e non mancano di segnalare edifici storici pericolanti. Addirittura il presidente della provincia Eugenio D'Orsi ha dato la sua disponibilità a collaborare col sindaco di Agrigento per risolvere il problema del centro storico. E allora uno si chiede: ma D'Orsi, in quale città vive? Non vive forse ad Agrigento? E com'è che, in qualità di presidente della provincia, non si è mai informato sullo stato delle cose? O come al solito... un attestato di aiuto fa più notizia?
Poi è arrivata l'ex sindaco di Naro che ha segnalato lo stato di pericolo del duomo di Agrigento e quello di Naro, (ma scusi? non faceva il sindaco di Naro? com'era la situazione quando lei era sindaco, On. Maria Grazia Brandara?. Oggi arriva anche il deputato del Pd Angelo Capodicasa che segnala una chiesa di Licata, sempre in provincia di Agrigento.
“Il ministro Galan predisponga un intervento urgente per la messa in sicurezza del tetto e per il consolidamento della struttura della chiesa San Francesco di Licata”. È quanto chiede Angelo Capodicasa, deputato del Pd, in un’interrogazione al ministro ai Beni Culturali, sottoscritta anche dai deputati del Partito Democratico Giuseppe Berretta, Daniela Cardinale e Alessandra Siragusa.
Il tetto della chiesa di San Francesco dicono, rischia di crollare. La chiesa è in stato di abbandono da anni, sono cadute nel vuoto tutte le segnalazioni effettuate alle autorità competenti.
Accidenti: per svegliare la deputazione ci vuole un crollo...

venerdì 22 aprile 2011

QUI RADIO TRAMPA!

Qui Radio Trampa!
Ma io mi chiedo: per quale motivo devo pagare con i miei soldi di contribuente, un giornalista fallito come Giuliano Ferrara che da anni con un misero foglio si fotte i soldi statali. Che non fa opinione nemmeno nel suo condominio e quando voleva fare un partito l'hanno bocciato senza appello. Adesso me lo ritrovo a fare l'opinionista e a mettermi in guardia perché qualcuno vuol far fuori Silvio Berlusconi, il suo capo.
Eppure credevo che per fare l'opinionista, ciò per rompere le palle alla gente con le proprie verità, bisogna avere almeno un curriculum di coerenza e non di convenienza. Ma grazie a Masi, in Rai entrano tutti... tutti quelli che difendono il capo!
Basta scorrere il curriculum di Ferrara. Dopo la militanza nel PCI (chissà come c'era entrato) e la successiva adesione al PSI (qui la scelta è più logica) arrivò persino a dichiarare che “le scelte di fondo di Craxi e dei socialisti sono le più giuste per il Paese e per la sinistra”. La storia ha dimostrato il contrario. Ma siccome il Ferrara è sempre stato un voltagabbana, giusto per non farsi mancare niente, e soprattutto non farsi mancare i soldi in tasca nel gennaio del 1996 grazie ai soldi di Berlusconi fonda il quotidiano Il Foglio (edito dall'omonima cooperativa editoriale, della quale fa parte Veronica Lario, seconda moglie, oggi divorziata di Silvio Berlusconi).
Il 12 febbraio 2008 il giornalista annuncia la fondazione di un partito politico, che definisce "di scopo", per portare il dibattito sulla vita in Parlamento. Chiama il partito 'Associazione difesa della vita. Aborto? No grazie. La lista "Aborto? No, grazie" si presenta da sola e raccoglie 135.578 voti, pari allo 0,371% non superando la soglia di sbarramento e non conquistando alcun seggio. Un fallimento! Epperò, eccolo qui, in RAI a fare l'opinionista! Che tristezza!