sabato 20 novembre 2010

I BAMBINI SOFFRONO DI SOLITUDINE

Secondo la casistica regionale riferita al periodo gennaio 2009 – ottobre 2010. Nell’arco temporale considerato il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro, attraverso la Linea Gratuita 1.96.96 (rivolta ai bambini e agli adolescenti) e la Linea Istituzionale 199.15.15.15 (rivolta agli adulti e agli operatori dei servizi), è intervenuto complessivamente su 5.370 casi segnalati dall’intero territorio nazionale che hanno richiesto una consulenza su problematiche rilevanti.
In Sicilia, al secondo posto per le richieste di aiuto, sono state date 641 consulenze, nell’arco temporale considerato. L’aiuto è stato rivolto a maschi: (40,7%) e femmine (59,3%) di cui da 0 a 10 anni, il 20,6% dei casi; da 11 a 14 anni nel 61,8% e infine per l'età che va da 15 a 18 anni: il 17,6%.
Le maggiori richieste arrivano dalla provincia di Catania (43,8 %) poi Palermo (19,5), Caltanissetta 9%, Agrigento (7,8), Messina (7,2), Enna (4,5), Trapani (3,6), Ragusa (2,7) e Siracusa (1,9)
e principali problematiche segnalate dai ragazzi sono il Bisogno di parlare: 59,4%, la Solitudine: 14,9%, i Problemi sentimentali: 14,2% quelli relazionali con i coetanei: 10,9%, il Disagio emotivo/psicologico: 10,5%, i problemi relazionali con i genitori: 10%, l' Abuso fisico: 9,3%, la conflittualità tra componenti del nucleo familiare: 6,8% le paure: 6,7%, l'abuso psicologico: 5,8%, i problemi per la separazione dei genitori: 5,2%, quelli della inadeguatezza genitoriale: 5,2% e infine l'abuso sessuale: 3,7%. Negli ultimi 10 anni il Telefono Azzurro ha gestito 43252 casi relativi a bambini e adolescenti. Considerando il numero totale dei minori, ciò significa che 1 bambino su 200 ha chiamato il Telefono Azzurro per chiedere aiuto. Tra loro, ben 14772 hanno riferito episodi di violenza. E' logico supporre che esista un vero e proprio sommerso di disagio e violenza inascoltati». Il bullismo raddoppia tra il 2000 ed il 2010: dall’8% al 16%, e in costante crescita anche tutti quei fenomeni classificabili come “cyber bullismo”: l’invio di foto o video minacciosi, invio di informazioni false e l’esclusione intenzionale dai gruppi online.