venerdì 12 novembre 2010

SCIACCA: UN PAESE A VOCAZIONE POVERTA'

Hanno un bel dire al Governo nazionale che siamo usciti o stiamo uscendo dalla grave crisi economica che da anni attanaglia non solo il nostro Paese ma il mondo occidentale in genere. Hanno un bel dire che ne siamo fuori meglio degli altri. E' una balla. Nel primo trimestre 2010 il tasso di disoccupazione in Italia ha toccato il 9,1% contro il 7,9% del primo trimestre dell'anno precedente. Ma ancora più preoccupante è il dato che riguarda la disoccupazione giovanile ormai attestata al 26,8%. Risultato immediato è il dramma dei giovani che non trovano lavoro ed è in crescita il numero dei giovani, ormai sfiduciati, che neanche lo cercano più. Inutile cercare di nascondere la drammaticità della situazione. Le famiglie sono sempre più povere.
A Sciacca, nel solo quartiere della Perriera le famiglie con un reddito inferiore a 500 euro e che fanno ricorso agli aiuti della Caritas per ottenere alimentari e pagamenti di bollette Enel, sono ormai poco meno di 500. Nel 2009 erano invece 350. Al numero dei poveri si sono aggiunte altre 100 famiglie e passa con aumento del 20%.
La Caritas fa quello che può ma tutto è legato al volontariato. I soldi che la Caritas utilizza per pagare le bollette dei non abbienti vengono fuori solo dalle raccolte fatte ai funerali. Il famoso “Fiore che non marcisce” della San Vincenzo. Qualcosina arriva anche dalle parrocchie ma è sempre pochissimo rispetto alle necessità.
Lo Stato fa molto poco, invia solo derrate alimentari che, per fortuna, quasi sempre, sono di buona qualità e che comunque la Caritas controlla facendo ricorso anche a delle analisi bromatologiche che vengono effettuate gratuitamente da un biologo volontario. Oltre a questo lo Stato contribuisce al netto dell'IVA solo con una parte delle spese, regolarmente fatturate e relative al consumo di energia elettrica della Caritas per la conservazione degli alimenti e per il trasporto delle merci. La Caritas di Sciacca infatti assiste famiglie anche a Santa Margherita, Menfi, Caltabellotta, alcune parrocchie di Ribera e dal 2011 assisterà Sambuca e Villafranca. Ma si paga le spese perchè viene rimborsata al netto solo la benzina consumata. Per il resto tutto sulle spalle dei volontari.
(Sino Mazza)