martedì 2 novembre 2010

MICHELE CIMINO: AVVISO DI GARANZIA AL PADRE


La DDA di Palermo il 23 settembre scorso ha notificato un avviso di garanzia all’ex vice presidente e assessore regionale Michele Cimino, coinvolto nell’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco di Castrofilippo Salvatore Ippolito.
Il reato ipotizzato sarebbe di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbe favorito una cosca agrigentina anche attraverso l’assegnazione di appalti pubblici a imprese in odore di mafia, in cambio di soldi. A rivelarlo è stato il pentito Maurizio Di Gati. 
Ma non solo questo, a quano pare, nell'inchiesta, per voto di scambio è finito anche il padre. La Procura di Palermo infatti ha notificato al commerciante di abbigliamento, Gioacchino Cimino, padre dell’attuale deputato regionale di Forza del Sud un avviso di garanzia. 
Secondo le dichiarazioni di alcuni pentiti, Gioacchino Cimino avrebbe versato soldi e vestiti ai boss per far votare il figlio. Cimino comparira il prossimo 8 novembre davanti ai pm della Dda di Palermo, Vittorio Teresi e Fernando Asaro.