sabato 20 marzo 2010

LA DIABOLICA GIRGENTI ACQUE


Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Mai detto fu più appropriato per la gestione dell'acqua pubblica fatta da Girgenti acque. Ormai i cittadini saccensi e non hanno il terrore della bolletta. Non si sa che cifra arriverà, non si capisce come facciano i controlli, e soprattutto non si sa con quali criteri quantifichino l'importo da pagare. Chiunque, all'emissione delle bollette, vedendo una cifra che supera le 500 euro per una abitazione privata, si chiederebbe quanto meno, se all'interno di due stanze e bagno ci sia anche una piscina privata che giustifichi questa quantità di acqua consumata. Girgenti acque invece invita a verificare se ci sono perdite, ma le uniche perdite, non riparate, sono quelle che si verificano nelle condutture.
Ma oltre alle bollette pazze, adesso Girgenti acque risponde alle contestazioni senza aver fatto le opportune verifiche.
Ma andiamo ai fatti e spieghiamo perché si arriva al ridicolo.
L'utente in questione si vede recapitare una bolletta di 705 euro per il consumo di acqua con un contatore che, segnerebbe 59. Ciò significa che quello stesso contatore ha superato quota mille, si è azzerato ed ha ricominciato d'accapo. Niente di più falso, visto che il contatore segna 459.
La bolletta, in copia viene portata agli uffici comunali e per la contestazione negli uffici di Girgenti acque, spiegando all'addetto che evidentemente è stato commesso un errore.
L'errore sta nel fatto che quel contatore, dietro suggerimento dell'EAS è stato chiuso da quasi tre anni perché il proprietario ne aveva in funzione ben due. I tecnici dell'EAS hanno provveduto a staccare i tubi e a chiuderlo con tanto di piombatura.
Ci si aspettava un mea culpa della Girgenti acque. Invece, alla contestazione effettuata dopo lunga e penosa fila, arriva una lettera di risposta nella quale si invita ancora una volta a verificare eventuali perdite (che non possono esserci) e che il consumo è quello rilevato precedentemente.
Insomma, Girgenti acque ha spedito una lettera di risposta senza curarsi di andare a controllare la contestazione. Lettere precompilate che dimostrano la approssimazione con la quale opera la società. Se avessero mandato un addetto a controllare si sarebbero accorti che il contatore è staccato. Invece non hanno mandato nessuno e continuano nella loro opera diabolica. E questo non è accettabile, per gli utenti, per i cittadini e per chi lotta per un bene comune: l'acqua.