martedì 24 novembre 2009

GIACOMO SFERLAZZO & Co.


L'intenzione di RADIO TRAMPA, oltre a quella di proporre buona musica, è di fare ascoltare un po' di gruppi o di giovani che si avvicinano alla musica e, nella maggior parte dei casi, pagano di tasca propria la produzione dei CD.
Per questo, nelle scalette della trasmissione troverete nomi di gruppi sconosciuti ai più, ma che negli ambienti della musica cosiddetta underground hanno un seguito.
E' il caso dei SINE FRONTERA che abbiamo già presentato nelle scorse settimane, è il caso dei RATTI DELLA SABINA, oppure degli ATLETICODELFINA o ancora dei marsalesi MARTA SUITUBI.
E allora, oltre a farvi ascoltare i loro CD, cercheremo, nell'ambito locale e non, di farveli ascoltare dal vivo. Il primo è GIACOMO SFERLAZZO. Il suo CD "Il figlio di abele" lo potete trovare già nei negozi, nelle edicole o comprarlo durante i concerti.
Intanto, giovedì prossimo 26, sarà nostro ospite in trasmissione, dopo il collegamento con i LEGENDARY KID COMBO. Buon ascolto
Accursio Soldano

venerdì 20 novembre 2009

MODENA CITY RAMBLERS (24 novembre)


Il nuovo disco è l’undicesimo capitolo discografico dell’ormai quasi ventennale storia della band emiliana. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli stessi Ramblers, che, per le registrazioni, effettuate presso la  consueta “base” dello studio Esagono di Rubiera (RE),  fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della collaborazione alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band dall’anno precedente) e di pochi altri contributi esterni.
Già dal titolo si evince un chiaro richiamo a quello che è il tema dominante del lavoro: il concetto di libertà, interpretato a seconda delle canzoni nelle sue declinazioni più individuali o collettive. Mai come in questi tempi questa parola echeggia e rimbalza sulle bocche di tutti, svilita, strumentalizzata, svuotata di valore intrinseco nel suo essere piegata all’uso e consumo della propaganda  mediatica, politica e militare. I Ramblers si confrontano con questo concetto e scendono in profondità, tra le piccole grandi schiavitù e i guizzi di libertà che animano e condizionano i sentimenti, gli affetti, le idee e i sogni di noi tutti e le utopie, le conquiste, i valori ma anche le  mistificazioni e i pesanti condizionamenti che, come società, viviamo e accettiamo o subiamo.
Il disco alterna momenti di grande carica a dolci ballate, ritmi reggae e tzigani, valzer e sei ottavi tra Irlanda e meridione d’Italia, con sonorità che sono ormai classiche della musica  targata MCR. È soprattutto la componente legata ai suoni della tradizione italiana, specie tarantella e tammurriata, a risultare in questo nuovo lavoro particolarmente evidente, caratterizzando il disco come quello più carico di riferimenti al nostro patrimonio di musica popolare.
L’uso del dialetto emiliano, da sempre una delle soluzioni espressive della band, si affianca poi nella title track a quello partenopeo, con una unione di lingue ed accenti che ribadisce come per la band, nelle differenze e nella varietà espressiva, si possano trovare le occasioni per accostare culture e abbattere confini, più che dividere.
Le voci di Betty e Dudu si alternano nelle varie tracce, assieme ad alcuni episodi di natura più corale, interpretando testi talvolta diretti e immediati, altre volte poetici e metaforici, che si vanno sempre ad inserire nell’alveo della tradizionale scrittura militante e sognatrice dei MCR.
Per la prima volta i Ramblers  si assumono in toto anche la realizzazione della componente grafica del cd, sulla cui copertina compaiono, tra le righe di una bandiera che rimanda per foggia e cromatismi a quella di molte nazioni americane a cominciare dagli USA, ma che non è nessuna di esse, i primi articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui si è appena celebrato il sessantesimo anniversario.

mercoledì 18 novembre 2009

ANGELO BRANDUARDI A RADIO TRAMPA


E' stato il cantautore Angelo Branduardi, l'ospite di RADIO TRAMPA del 19 novembre, la trasmissione radiofonica di Tele radio Sciacca che va in onda dalle 10 alle 12 sulle nostre frequenze radio.
Dopo Giovanni Nuti e Gianmaria Testa dunque, la trasmissione radiofonica presenta ai nostri radioascoltatori un altro ospite d'eccezione.
Branduardi ha pubblicato da poco il nuovo CD dal titolo "Senza Spina" con gli arrangiamenti di Maurizio Fabrizio. Un cd che contiene pezzi storici del menestrello di Cuggiono e tre canzoni inedite. Una di queste, è già in programmazione nel nostro palinsesto radiofonico mentre di Branduardi, la nostra emittente aveva già trasmesso lo spettacolo dedicato a San Francesco dal titolo “La Lauda di Francesco”
L'intervista, in diretta radiofonica ad Angelo Branduardi è prevista intorno alle 11.30 ed è visibile in streaming collegandosi al sito www.teleradiosciacca.it.
Branduardi è presente sul mercato discografico con il CD “Senza spina”, un vecchio concerto del dicembre '86 all'Olympia di Parigi, riapparso grazie alle registrazioni conservate dall'ingegnere del suono di quella serata. È il documento sonoro di uno spettacolo acustico quando ancora non era scoppiata la moda delle esibizioni «unplugged». Nel CD, Branduardi ripercorre una carriera lunga una cinquantina di dischi e propone cinque brani tratti da quello che è un disco memorabile: Branduardi canta Yeats.
Domanda: com'è venuto fuori il CD "infinitamente piccolo con i testi di San Francesco?
Risposta: i francescani, dopo un mio rifiuto, quando ho chiesto perché lo chiedete a me, mi hanno risposto... noi lo chiediamo a te, perché Dio sceglie sempre i peggiori.

martedì 10 novembre 2009

DUE GRANDI MUSICISTI A RADIO TRAMPA



GIOVANNI NUTI
GIANMARIA TESTA

in diretta in collegamento telefonico martedì 17 novembre a partire dalle 10.30.
E' sicuramente un grande colpo, per la nostra trasmissione, avere la possibilità di parlare con Giovanni Nuti, che ha musicato le poesie della grande Alda Merini e che in questi giorni sta pubblicando il nuovo CD. E poi, avremo sempre in collegamento telefonico uno dei migliori cantautori italiani: Gianmaria Testa.
Vi ricordo che la trasmissione radio è seguibile anche in streaming collegandosi al sito www.teleradiosciacca.it
A Gianmaria Testa hanno rivolto domande anche Giandomenico Pumilia e Davide Schittone, ma accogliamo tutti quelli che avessero delle domande da fare agli artisti che avremo in collegamento telefonico.

A RADIO TRAMPA INTERVIENE DANIELA GAMBINO


La gente passa a trovarmi in Sicilia. Me lo sento ripetere spesso: come la racconti tu, viene voglia di conoscerla. Negli anni ne ho descritto la gioia amara fino a farla diventare quasi un personaggio, di più: una persona. Con la sua lentezza elefantiaca, col suo cinismo, con l'innocenza struggente della sua natura indifesa e lussureggiante, le sue coste stupende segnate dall'abusivismo. Con il ribollire delle sue pentole che ricordano l'Etna e distribuiscono cibarie da mille e una notte nei luoghi più inaspettati. E lo stesso mi viene da pensare a Erice, a Scopello, a Cefalù, in ognuno di questi angoli dalla bellezza accecante. Perché la Sicilia sembra un grande amore: anche se la lasci, sei sempre grata di averla incontrata. E queste 101 cose sono l'inizio della vertigine, è come tastare con la punta del piede un oceano caldo e tempestoso e pensare con orgoglio: «Ecco, questo l'ho fatto, nella vita».
Daniela Gambino a RADIO TRAMPA (10 NOVEMBRE 2009)

lunedì 2 novembre 2009

INCONTRO CON PIERA AIELLO? NO... C'E' LA DISINFESTAZIONE


Era previsto un incontro con Piera Aiello, collaboratrice di giustizia e cognata di Rita Atria con gli alunni, ed invece al Liceo scientifico “Giovan Battista Odierna” di Palma di Montechiaro, sabato mattina l’istituto era chiuso per la disinfestazione. L’incontro, fissato alcuni giorni prima, nell’ambito della rassegna “Voci del sud” è quindi saltato e nel pomeriggio si è svolto l'incontro presso il palazzo ducale. Al quale erano presenti pochi ragazzi. Pochi ma buoni.
Piera Aiello è una collaboratrice di giustizia. Il suocero, era il boss don Vito Atria, ucciso il 18 novembre 1985 a soli nove giorni dal suo matrimonio con il figlio dello stesso, Nicola. E anche il marito sarà ucciso.
Nicola verrà ucciso il 24 giugno 1991, nel suo ristorante aperto da soli tre giorni e soprattutto davanti ai suoi occhi. Dopo la sua morte Piera Aiello è stata perseguitata e sorvegliata a vista dai mafiosi. Ma per fortuna venne avvicinata da un amico carabiniere e dal Sostituto Procuratore di Sciacca, Morena Plazzi, la quale la portò a Terrasini per conoscere l'allora Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Marsala: Paolo Borsellino.
Oggi Piera Aiello gira per la Sicilia cercando di portare la sua testimonianza nella lotta contro la mafia.
Io l'ho incontrata a Palma di Montechiaro e ne è uscita fuori una bella intervista.
Ma è grave l'accaduto: organizzare la disinfestazione proprio il giorno in cui Piera Aiello andava nelle scuole per parlare di legalità e di lotta alla Mafia.
Il consigliere provinciale Stefano Girasole ha subito stigmatizzato l'accaduto con queste parole: La presenza di Piera Aiello, in una città dove appena il mese scorso è stato arrestato il presunto capo mafia, -scrive Girasole- poteva essere un momento di riscatto per tutto il paese. La decisione del preside dell'Istituto, di fissare per quel giorno la disinfestazione dei locali, pur sapendo dell'importante incontro fissato con gli studenti, è grave, da censurare, e da condannare.
Nello stesso istituto, il consiglio dei docenti non aveva accolto la proposta del sindaco Rosario Gallo, di intitolare il nuovo plesso a Rita Atria.