venerdì 25 settembre 2009

GLI SBILENCHI "SPECIALI" DEL COMUNE DI SCIACCA


Chi cura il sito del comune di Sciacca è, per usare un eufemismo, quantomeno disattento, oppure è un autentico burlone, uno di quelli che si diverte e fare scherzi.
Lo abbiamo notato scorrendo le pagine del sito istituzionale e soffermandoci nella sezione dedicata agli “speciali”. Questa sezione viene presentata come “di sicuro interesse ed in continua crescita, dove saranno trattati argomenti non di natura burocratica, ma sarà una zona di cultura per ricordare e far conoscere a tutti gli avvenimenti e gli uomini che hanno veicolato il nome di Sciacca nel tempo.
Bene, andiamo a vedere quali sono gli avvenimenti culturali e quali sono, secondo il parere del curatore del sito, o dell'amministrazione comunale, gli uomini che hanno veicolato il nome di Sciacca. Se vi aspettate la storia di Mariano Rossi, di Giuseppe Licata, di Tommaso Fazello, rimarrete delusi. Per chi cura questa sezione, gli avvenimenti di maggiore interesse culturale che propone la nostra città sono il carnevale e il natale, insomma niente di nuovo sotto il sole.
Ma che la sezione speciale del sito del comune di Sciacca sia una burla, lo si capisce dall'elenco delle personalità. Un miscuglio incredibile. C'è il noto scultore Filippo Bentivegna, al quale sono stati dedicati libri, convegni e si cerca anno dopo anno di rivalutarne la figura, c'è il pioniere dell'aviazione mondiale Giuseppe Bellanca, quasi sconosciuto ai saccensi, ma molto noto nel resto del mondo, e fin qui tutto bene. Insieme a questi è stato inserito il signor Giuseppe Riggio che, secondo le note che lo accompagnano, con tanto di foto, aveva un negozio di abbigliamento e si dilettava a fotografare tanto da crearsi uno studio dilettantistico. Siamo sicuri che il signor Riggio sarà stata una brava persona, che come tutte le brave persone meritano di essere ricordate da amici e familiari, ma che c'entra con Bentivegna e Bellanca e con gli uomini che hanno veicolato il nome di Sciacca nel mondo?
Ma il fatto più eclatante di questa sezione rappezzata, è l'inserimento, nella sezione uomini illustri, di Peppe Nappa. Insomma, gli uomini importanti della città sono Bentivegna, Bellanca, Riggio e Peppe Nappa.
Chi è Peppe Nappa? Qualcuno di voi penserà che è la famosa maschera di carnevale, ebbene no! Se cliccate sopra Peppe Nappa vi ritrovate la foto del sindaco Vito Bono, con relativa descrizione.
Si, siamo sicuri, è sicuramente uno scherzo. Ma consigliamo vivamente al sindaco Vito Bono di far aggiustare il sito, anche perché su internet naviga tutto il mondo, e sarebbe increscioso che qualche utente di Bolzano o di Milano, volendo parlare col sindaco, chiamando il centralino, chieda di Peppe Nappa.

giovedì 24 settembre 2009

IL DIBATTITO POLITICO SU PADRE PIO


L'ex sindaco Pippo Turco è contrario allo spostamento della statua di Padre Pio dal sito in cui si trova, a San Michele. Contrario anche l'ex sindaco Mario Turturici il quale dichiara che “l'avevo detto che non si spostava, chi diceva il contrario faceva solo campagna elettorale”. L'attuale sindaco Vito Bono dice che, malgrado l'approvazione del progetto, con tutte le prescrizioni, la statua di Padre Pio non si sposterà.
Bene. Prendo atto che questo argomento è, allo stato attuale, il massimo dei discorsi politici che questa città propone. Tutti parlano di quella statua di Padre Pio, piazzata al centro di una piazza e contorniata, specialmente nelle sere d'estate, di vecchiette che recitano il rosario che, con un po' di acume, si potrebbe proporre come attrazione turistica del tempo che fu... che è... e forse che sarà.
Ma se il progetto di ammodernamento di quella piazza, che allo stato attuale è un obbrobrio, (divisa in tre parti con differenti modalità di pavimentazione e di materiali usati), perché non spostare una statua? Quale danno si reca ai fedeli che si piazzano davanti la statua a chiedere la grazia? Io credo nessuno! In ogni caso!
Tanto per cominciare, mi sembra che Padre Pio sia l'unico santo che non si trova in chiesa. E' fuori, alle intemperie, sia a San Michele che nel sito dell'ospedale e sarebbe il caso di portarlo nei luoghi deputati al culto, cioè dentro le chiese. Se uno vuol pregare Padre Pio, così come qualsiasi santo a cui è devoto, o lo fa in casa, oppure in chiesa, fermarsi in ogni angolo della città o in pubblica piazza mi ricorda tanto quelle scene in cui il musulmano piazza il tappeto per terra e rivolgendosi a La Mecca si mette a pregare, in qualsiasi posto si trovi. Ci manca solo che attorno alla statua del santo di Pietralcina ci piazzino le bancarelle di gadget e lumini.
Ma se proprio vogliamo fare un discorso politico-santificante, perché non piazziamo una statua della Madonna del Soccorso in Piazza Scandaliato? Le panchine già ci sono.

martedì 8 settembre 2009

E IO MI FACCIO LA COMPAGNIA...


Finite le serate estive e gli spettacoli, facciamo un breve resoconto con una situazione che è saltata subito agli occhi, non sono dello spettatore, ma anche di tutti i saccensi. E parliamo di teatro. O meglio, di teatro amatoriale.
La compagnia dell’isola guidata da Vincenzo Catanzaro ha messo in scena, “Emozioni al chiaro di Luna” di Vincenzo Catanzaro. La compagnia “Lupus in fabula” guidata da Aldo Craparo ha messo in scena “Il pericolo numero 1” di Aldo Craparo.
L’associazione “porta vagnu” ha portato in scena “L’apparenza inganna” una commedia musicale in due atti di Enzo D’Asaro, il quale ne ha curato anche la regia.
La compagnia teatrale “Teatro Oltre” il cui direttore artistico è Franco Bruno, ha messo in scena un lavoro di Franco Bruno dal titolo “per amicizia, per onore e per amore”.
La compagnia Music3 di Monte e Di Marca, ha messo in scena un lavoro di Salvatore Monte e Antonio di Marca.
Insomma, ogni compagnia teatrale mette in scena opere del proprio direttore artistico che ne cura anche la regia. E a questo andazzo non si sottraggono neppure le compagnie super amatoriali, quelle fatte in parrocchia e quelle costruite a scuola che, pure, avrebbero la possibilità di presentare lavori di grandi autori, analizzare e scoprire nuovi linguaggi, ed invece continuano a proporre lavori di neo registi e autori.
Fatti i conti, a Sciacca abbiamo almeno 6 compagnie di teatro amatoriale che presentano 6 lavori dei loro direttori artistici. Quindi, o a Sciacca abbiamo grandi autori che cercano spazio e si creano le proprie compagnie, oppure abbiamo sei compagnie che hanno paura di Beckett.

martedì 1 settembre 2009

IMPARA L'ARTE E METTILA IN PRATICA


La Provincia Regionale di Agrigento organizza l’11° Edizione del progetto “Impara l’arte” rivolta a 5 giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all’obbligo scolastico, residenti nella provincia di Agrigento. Il progetto consentirà ai giovani di partecipare a 5 corsi di formazione pratica in laboratori artigianali della provincia della durata di sei mesi.
La formazione dei giovani sarà affidata a 5 Artigiani, regolarmente iscritti presso la C.C.I.A.A. di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il D. L.vo n.° 626/94, ciascuno dei quali dovrà addestrare un giovane, scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione. Agli artigiani affidati verrà concesso un finanziamento complessivo di € 4.000,00, dei quali € 3.000,00 per l’indennità da corrispondere ai giovani partecipanti ( mesi 6 x € 500.00 x n. 1 giovane ) e € 1.000,00 per pagamento oneri assicurativi, rimborso spese per materiale utilizzato, incentivo maestro - istruttore e spese varie di esercizio. Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al D.L.vo n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni.
La domanda redatta in carta semplice, dovrà essere inviata alla Provincia Regionale Settore Promozione turistica – Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1